Sicurezza alimentare: cosa significa?

La sicurezza degli alimenti è fondamentale per il nostro benessere: i controlli sono demandati a numerosi organismi che devono verificare che tutti i cibi che acquistiamo o ci apprestiamo a consumare siano idonei dal punto di vista igienico sanitario. Anche noi, tuttavia, possiamo fare la nostra parte.

Per garantire la sicurezza degli alimenti, a partire dalle materie prime fino al prodotto finito che giunge sulla nostra tavola, è indispensabile che siamo adottate e rispettate pratiche di produzione e manipolazione adeguate, che nel loro insieme costituiscono una serie di misure di prevenzione e di controllo dei rischi.

Se queste misure non vengono applicate correttamente, gli alimenti potrebbero risultare contamitati da diversi agenti di natura fisica, chimica e microbiologica, con effetti che possono manifestarsi dopo breve tempo, come nel caso delle tossinfezioni acute, ma anche a distanza di molti anni, a causa di malattie croniche anche gravi, persino letali.

La nuova normativa europea assegna la responsabiità per l’igiene dei prodotti alimentari direttamente ai produttori, trasformatori e commercianti di alimenti, definiti Operatori del Settore Alimentare (OSA) che, attraverso un sistema di autocontrollo, devono garanire la sicurezza dei propri prodotti in tutte le fasi della lavorazione, assicurare la tracciabilità e rintracciabilità; hanno anche l’obbligo di provvedere al blocco, ritiro o richiamo dei prodotti potenzialmente pericolosi per la salute.

Affinchè tali obblighi vengano rispettati, in tutte le fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione vengono effettuati controlli ufficiali da parte di numerosi enti (SIAN, NAS, ARPA, ecc..).

Sicurezza alimentare: cosa si controlla?

Il controllo ufficiale degli alimenti e delle bevande ha la finalità di verificare l’adeguatezza dei prodotti alle disposizioni normative vigenti, emanate per prevenire i rischi per la salute pubblica, tutelare i consumatori e assicurare la lealtà delle transizioni commerciali. il controllo riguarda sia i prodotti di origine italiana che non destinati ad essere commercializzati sul territorio nazionale oppure ad essere spediti in uno stato dell’Unione Europea o extra UE.

Vengono controllati innanzitutto gli ingredienti (materie prime, coadiuvanti e ogni altro materiale utilizzati nella produzione e preparazione per il consumo), i semilavorati e i prodotti finiti; inoltre, le condizioni igieniche e le modalità di impiego di impianti, attrezzature, utensili e tutti i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti.

Vengono ispezionati anche i locali e le strutture, verificanti i processi di disinfezione, pulizia e manutenzione e i vari processi tecnologici di produzione e trasformazione dei prodotti alimentari. Infine, vengono controllate etichettatura e presentazione dei prodotti e modalità di conservazione.

I controlli ufficiali, svolti a livello locale da parte delle aziende sanitarie locali sono eseguiti in qualsiasi fase di produzione, trasformazione, distribuzione, magazzinaggio, trasporto, commercio e somministrazione, secondo la categorizzazione dei rischi delle varie regioni.

Sicurezza alimentare: in caso di non conformità

In caso dai controlli vengano evidenziate delle non conformità immesse sul mercato, l’operatore alimentare ha l’obbligo di informare i consumatori. Gli strumenti per rimediare ed agire tempestivamente in questi casi sono due: il richiamo e il ritiro. Molte volte di fa confusione tra i due termini, la distinzione è la seguente:

  • Ritiro: si tratta di tutte quelle misure di sicurezza intraprese per impedire che il prodotto venga distribuito ed arrivi al consumatore finale. L’OSA prevede tempestivamente a bloccare il prodotto e ad organizzare un piano di ritiro.
  • Richiamo: si tratta di tutte le misure di sicurezze intraprese dopo che il prodotto è già stato reso disponibile nella catena di distribuzione ed è potenzialmente acquistabile dal consumatore finale o è già stato acquistato. In questi casi quindi è necessaria una procedura di richiamo finalizzata al recupero dei lotti esposti e/o venduti. Si tratta di un’azione più importante e complessa che necessita di una comunicazione ampia ed ufficiale perchè deve evitare le conseguenze derivanti dal consumo di un prodotto già messo a disposizione.

Sicurezza alimentare: dipende anche da noi

Importante è che tutti contribuiscano attivamente alla sicurezza degli alimenti. Lo si può fare sia quando si fa la spesa che durante la preparazione dei cibi, ad esempio:

  • Verificando l’integrità delle confezioni ed accertandosi che non sussistano alterazioni di odore e sapore;
  • Per gli alimenti inscatolati, scegliendo solo contenitori non danneggiati, verificandone lo stato dopo averle svuotate;
  • Controllando l’etichetta con la data di scadenza, la composizione, la presenza di allergeni e le indicazioni sulla corretta conservazione del prodotto;
  • Rispettando la temperatura di conservazione degli alimenti e garantendo la catena del freddo dal momento dell’acquisto fino al consumo;
  • Segnalando la presenza di prodotti irregolari o di comportamenti scorretti da parte degli operatori del settore alimentare.

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