Conservazione degli alimenti: perchè è importante?

La corretta conservazione degli alimenti è importante per la nostra salute, consente di garantire la salubrità, le proprietà organolettiche dell’alimento (sapore, odore, aspetto, consistenza) e di preservarne le caratteristiche nutrizionali.

La corretta gestione in ambito domestico degli alimenti non va sottovalutata perché, dal momento dell’acquisto, la sicurezza alimentare dipende da noi. Un alimento acquistato e trasportato fino a casa correttamente e poi ben manipolato e conservato ci mette al riparo da possibili malattie trasmesse dagli alimenti.

Per aumentare la sicurezza alimentare è necessario partire da una buona scelta delle materie prime durante l’acquisto e assicurare la giusta temperatura di conservazione fino a casa, garantendo il mantenimento della “catena del freddo”.

Sarà necessario, pertanto, mettere nel carrello della spesa prodotti refrigerati o congelati, come carne, pesce, formaggi e surgelati alla fine degli acquisti e in apposite borse termiche, in modo da ridurre al minimo il tempo di esposizione alle temperature ambientali; gli alimenti andranno trasportati a casa al più presto e messi in frigorifero o eventualmente nel congelatore (le temperature fredde non uccidono i microrganismi, ma ne bloccano la crescita).

Quando arriviamo a casa con la borsa della spesa abbiamo tre tipologie di alimenti da riporre:

  • Alimenti stabili: non serve metterli in frigorifero e possono essere conservati a temperatura ambiente (la pasta, il pane, i legumi secchi, lo scatolame);
  • Alimenti deperibili: devono essere riposti in frigorifero per la loro conservazione e consumati entro pochi giorni dall’acquisto (prodotti freschi e crudi);
  • Alimenti surgelati o congelati: devono essere conservati nel congelatore fino al momento del loro utilizzo.

Di seguito vediamo tutte le buone buone pratiche da conoscere per conservare questi alimenti nei loro posti appropriati, ovvero: dispensa, frigo e freezer.

Conservazione degli alimenti: gli alimenti stabili

Gli alimenti stabili si ripongono nelle dispense, che devono essere spazi freschi, asciutti, bui, lontani da fonti di calore.

Alcuni di questi prodotti una volta aperta la confezione o avanzati dopo il pasto vanno riposti in frigorifero. In questo caso bisogna leggere con attenzione le indicazioni riportate in etichetta, e cercare di consumare il prodotto entro breve tempo.

Altri consigli pratici:

  • Utilizzare contenitori ermetici per riporre alimenti con confezioni non richiudibili: manterranno più a lungo la freschezza;
  • Dare una passata con la carta assorbente sulla parte superiore delle lattine, per evitare che all’apertura si verifichino possibili contaminazioni del contenuto
  • Conservare bottiglie di acqua e olio al riparo dalla luce e da fonti di calore, in luogo fresco, asciutto, pulito.

Conservazione degli alimenti: gli alimenti deperibili

È sempre buona norma sistemare i cibi che devono stare in frigorifero in contenitori puliti o nelle confezioni originali che riportano scadenza e indicazioni utili per la loro conservazione.

Carne e pesce devono sostare nel frigo domestico nella parte più fredda, solitamente il comparto intermedio, subito sopra il cassetto delle verdure. La carne ha tempi di conservazione diversi a seconda del tipo di taglio e composizione: deve essere consumata entro 24 ore se macinata, entro 48 ore se di pollo o tacchino, entro 3 giorni nel caso di affettati non confezionati e carne fresca in genere. Il pesce, eviscerato e lavato, va riposto in un contenitore per alimenticonsumato entro 24 ore.

La parte superiore del frigorifero, con temperatura solitamente di 4-5°C, è adatta a uova, latticini, dolci a base di creme e panna e agli alimenti da conservare “dopo l’apertura”. Il latte deve essere consumato entro la data di scadenza e, in ogni caso, entro 2-3 giorni dall’apertura della confezione. Le uova devono essere sempre conservate in frigorifero e consumate non oltre la data indicata. I formaggi vanno protetti con carta oleata e riposti in appositi contenitori. I salumi vanno lasciati nella carta per alimenti e riposti in contenitori ermetici o sacchetti per la congelazione ben chiusi.

Le verdure e la frutta, non ancora lavate, andranno conservate nella parte in basso a temperatura maggiore (7-10°C) e consumate rapidamente per evitarne il deterioramento. È preferibile lavare i prodotti ortofrutticoli solo prima del consumo perché l’acqua in superficie favorisce lo sviluppo di microrganismi e un’alterazione chimica anticipata.

La frutta e la verdura non ancora mature devono essere conservate a temperatura ambiente.

Le mensole all’interno della porta del frigorifero sono i punti più caldi e sono destinati ai prodotti che necessitano solo di una leggera refrigerazione (es. bibite, burro).

È consigliabile riporre gli alimenti acquistati più di recente dietro quelli già presenti nel frigorifero e consumare per primi gli alimenti che sono stati riposti per primi (First-In-First-Out, cioè “primo dentro primo fuori”). Questo sistema consentirà di consumare gli alimenti prima della loro data di scadenza e di ridurre lo spreco.

È importante lasciar raffreddare completamente i cibi cotti prima di riporli in frigorifero avendo comunque cura che non sostino a temperatura ambiente per più di due ore.

Conservazione degli alimenti: gli alimenti congelati e surgelati

Per mantenere più a lungo i cibi è possibile conservarli in congelatore.

cibi congelati livello domestico devono essere in piccoli pezzi (per prevenire la formazione di grossi cristalli di ghiaccio e preservare le caratteristiche organolettiche al momento del successivo scongelamento), messi in contenitori puliti con l’etichetta che riporta il nome del cibo contenuto e la data di congelamento.

Andranno utilizzati prodotti freschi e di qualità (il congelamento non restituisce freschezza al cibo già contaminato o deteriorato dai batteri). È importante non scongelare gli alimenti temperatura ambiente (per non favorire la crescita batterica), ma riporli in frigorifero fino a quando non saranno scongelati in profondità.

Gli alimenti scongelati non possono essere ricongelati, ma devono essere consumati al più presto (sia per rischio di deterioramento microbico, sia per l’impoverimento nutrizionale).

Conservazione degli alimenti: prevenire le alterazioni alimentari

Conservare gli alimenti in maniera corretta e per i tempi esatti aiuta a prevenirne l’alterazione. Si parla di alterazione degli alimenti quando questi subiscono fenomeni degenerativi spontanei che ne modificano l’aspetto e la consistenza originaria.

Le cause dell’alterazione dei cibi sono:

Di natura biologica, quali microrganismi come batteri, virus, spore, muffe; macrorganismi come parassiti, insetti, topi; enzimi, presenti all’interno del cibo stesso o nell’uomo;

Di natura chimica o fisica naturale, quali temperatura, umidità, aria.

La maggior parte delle alterazioni alimentari è di natura biologica, e gli alimenti più a rischio sono quelli maggiormente ricchi di acqua, substrato principale per la crescita e la proliferazione di microrganismi patogeni e, dunque, indesiderati.

I possibili rischi di una cattiva conservazione dei cibi sono il loro irrancidimento, la putrefazione, la comparsa di muffe, la disidratazione, la contaminazione da parte di parassiti. Naturalmente, ne consegue la perdita di salubrità del prodotto acquistato.

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