La dieta chetogenica è un regime alimentare a ridotto contenuto di carboidrati (meno di 100 g al giorno, ma la maggior parte dei protocolli ne concede addirittura meno di 50 o 30 g) che induce uno specifico adattamento del fegato, il quale inizia a produrre corpi chetonici (acetoacetato, beta-idrossibutirrato, acetone) e ad utilizzare i grassi come substrato energetico primario.
In condizioni normali, ovvero quando assumiamo carboidrati, le nostre cellule utilizzano glucosio come fonte primaria di energia. In una dieta chetogenica, al contrario, le cellule utilizzeranno i grassi, ad eccezione delle cellule nervose che non posseggono questa capacità: saranno i corpi chetonici a fornire energia al cervello in questa situazione.
Schematizzando:
- Inizio la dieta chetogenica: rimuovo i carboidrati
- La disponibilità di glucosio cala
- Gli adipociti rilasciano più acidi grassi liberi
- Il fegato aumenta l’utilizzo degli acidi grassi liberi
- Il fegato aumenta la produzione di corpi chetonici
Dieta chetogenica e perdita di grasso
La dieta chetogenica viene spesso menzionata quando si parla di perdita di grasso veloce. Tuttavia bisogna sempre tenere a mente che per dimagrire è necessario un deficit calorico, quindi anche tenere i carboidrati molto bassi non sarà utile se i lipidi ti portano infine ad assumere più energia rispetto al tuo fabbisogno (cosa molto facile, dato che 1 g di lipidi apporta 9 kcal rispetto alle 4 kcal di carboidrati e proteine). Non è difficile mettere più olio del dovuto sull’insalata, o mangiare più anacardi del dovuto (e lo dice una che impazzisce per gli anacardi!)
Sembrerebbe che la dieta chetogenica porti ad una maggiore soppressione dell’appetito, anche se ciò non sembra essere dovuto allo stato di chetosi in sé, quanto all’effetto delle proteine. Esse infatti sono molecole molto complesse, con diversi livelli strutturali, che impiegano più tempo ed energia da parte del nostro organismo per essere metabolizzate, inducendo così una sazietà più prolungata.
Ah, ovviamente diffidate da chi vi propone una dieta chetogenica lampo della durata di pochi giorni: per avere un adattamento metabolico servono infatti circa 3 settimane! Ovviamente non bisogna ricorrere al fai-da-te: la dieta chetogenica è un regime che richiede molti accorgimenti per essere protratta per un periodo medio-lungo.
Dieta chetogenica: c’è chi può e chi non può!
La dieta chetogenica nasce come protocollo consigliato per i bambini epilettici farmaco-resistenti. Forse l’unico caso a parte in cui si può pensare di intraprendere una dieta chetogenica come prima scelta è quello che prevede una preparazione ad un intervento di chirurgia bariatrica per un grande obeso: in questi casi è auspicabile che il paziente perda una grande quantità di peso nel minor tempo possibile, al fine di evitare complicanze durante la procedura.
Al contrario, sono diversi i casi in cui è fortemente sconsigliata:
- Presenza disturbi del metabolismo lipidico
- Diabete di tipo 1
- Insufficienza renale
- Insufficienza epatica
- Insufficienza cardiaca
- Gravidanza e allattamento
- Età dello sviluppo
- Disturbi psichici
Non dimentichiamoci anche degli innumerevoli effetti indesiderati che può dare la dieta chetogenica, per citarne solo alcuni: mal di testa, nausea, stitichezza alternata a diarrea, astenia, spossatezza, alito cattivo, disidratazione.
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