Pasti sostitutivi: servono per dimagrire?

Dall’inizio del nuovo millennio si è osservato un incremento importante nella produzione e vendita dei pasti sostitutivi, ovvero quella categoria di integratori alimentari pensati per rimpiazzare uno dei pasti principali della giornata.

I pasti sostitutivi possono essere trovati in commercio sotto diverse forme, quali:

  • Polveri
  • Soluzioni
  • Barrette
  • Snack di altro tipo

I pasti sostitutivi devono rispondere a precisi standard nutrizionali, essere facili e veloci da preparare, ed altamente conservabili. Infatti, in origine, i pasti sostitutivi erano pensati come razione alimentare per gli astronauti: un vero e proprio cibo ad alta tecnologia!

Pasti sostitutivi: composizione nutrizionale e claims

Da luglio 2016, a seguito della pubblicazione del Regolamento (UE) n°609/2013 relativo alla revisione della normativa alimentare, i pasti sostitutivi per il controllo del peso sono degli alimenti standard o arricchiti: le due indicazioni sulla salute autorizzate per i pasti sostitutivi possono continuare a essere utilizzate e le condizioni di utilizzo di tali indicazioni sono state aggiornate dal Regolamento (UE) 2016/1413.

Quest’ultimo regolamento definisce in modo chiaro e preciso i requisiti nutrizionali che un «Sostituto di un pasto per il controllo del peso” deve avere per essere definito tale.

L’indicazione che tali sostituti del pasto devono riportare è la seguente: ” La sostituzione di un pasto giornaliero principale di una dieta ipocalorica con un sostituto di un pasto contribuisce al mantenimento di peso dopo la perdita di peso”

Per poter recare l’indicazione, un pasto sostitutivo deve soddisfare le seguenti condizioni:

  • Valore energetico: il valore energetico non è inferiore a 200 kcal (840 KJ) e non è superiore a 400 kcal (1680 KJ) per pasto.
  • Tenore di grassi e composizione: l’energia derivata dai grassi non deve superare il 30 % del valore energetico totale disponibile del prodotto. L’acido linoleico (sotto forma di gliceridi) non deve essere inferiore a 1 g.
  • Tenore di proteine e composizione: le proteine contenute nell’alimento devono fornire non meno del 25 % e non più del 50 % del valore energetico totale del prodotto. L’indice chimico delle proteine deve essere uguale a quello fissato dall’Organizzazione mondiale della sanità in «Energy and protein requirements».
  • Vitamine e sali minerali: l’alimento deve fornire per pasto almeno il 30 % dei valori nutritivi di riferimento di vitamine e sali minerali di cui all’allegato XIII del regolamento (UE) n. 1169/2011. Questa condizione non si applica a fluoro, cromo, cloruro e molibdeno. Il quantitativo di sodio per pasto fornito dall’alimento deve essere almeno pari a 172,5 mg. Il quantitativo di potassio per pasto fornito dall’alimento deve essere almeno pari a 500 mg.

Per poter utilizzare l’indicazione sulla salute è indispensabile informare i consumatori sull’importanza di mantenere giornalmente un adeguato apporto di liquidi e sul fatto che i prodotti sono utili per l’uso previsto solo nell’ambito di una dieta ipocalorica che deve necessariamente comprendere altri alimenti.

Per poter ottenere l’effetto indicato, è necessario sostituire ogni giorno un pasto principale con un sostituto di un pasto.

Pasti sostitutivi: fanno dimagrire?

I pasti sostitutivi vengono impiegati per lo più in regimi dimagranti, col fine di ridurre l’apporto calorico complessivo di una dieta.

Importante ricordare due concetti fondamentali:

Il primo è che non esistono alimenti che fanno ingrassare o dimagrire, in quanto a fare la differenza è l’apporto calorico giornaliero: se sussiste un deficit calorico si perde peso, se è presente un surplus si mette peso. Chiaro e semplice.

Il secondo punto è che i pasti sostitutivi sono pensati per rimpiazzare solo uno dei pasti principali (colazione, pranzo o cena), per cui non è pensabile che un solo pasto influenzi l’intera giornata alimentare. Se è vero che un pasto sostitutivo apporta dalle 200 alle 400 kcal, è ragionevole pensare che si possa ottenere un equivalente nutrizionale costituito da alimenti veri e propri.

Spesso i produttori dei pasti sostitutivi allegano studi in favore dell’efficacia dimagrante di questi ultimi, tuttavia è bene contestualizzare: in ogni studio i soggetti sono sottoposti a diete fortemente ipocaloriche, accompagnate anche da attività fisica, per cui il dimagrimento è ovviamente presente.

Quindi i pasti sostitutivi fanno dimagrire? La risposta che mi sento di dire è no, per i motivi sopra citati.

Pasti sostitutivi: vantaggi e svantaggi

I pasti sostitutivi presentano pro e contro nel loro utilizzo, indipendentemente dall’impiego ai fini dimagranti. Vediamoli punto per punto.

Vantaggi:

  • Comodità d’uso
  • Elevata conservabilità
  • Trasportabilità
  • Rapidità di consumo

Svantaggi:

  • Non specificità di apporti energetici e nutrizionali (sono prodotti standardizzati, non personalizzati, per cui potrebbero non andare bene per tutti)
  • Non aiutano in un percorso di educazione alimentare
  • Carenza di microelementi secondari
  • Carenza di componenti nutraceutiche
  • Nessuna efficacia dimostrata nella perdita e nel mantenimento del peso
  • Costo elevato

Pasti sostitutivi: conclusioni e considerazioni

In conclusione: i pasti sostitutivi potrebbero risultare un buon compromesso sono in quei casi particolari dove una persona necessita di alimentarsi in modo particolarmente frugale (pendolari, persone che svolgono un lavoro molto frenetico, ecc).

Tuttavia ritengo che in un’ottica di educazione alimentare e dieta nel lungo termine, esistano alternative nettamente più valide anche per chi conduce uno stile di vita molto intenso.

Programmando la lista della spesa tenendo conto delle nostre necessità, possiamo avere sempre a disposizione alimenti sani con cui preparare pasti veloci e nutrizionalmente adeguati.

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